Alzi la mano chi anche una sola volta nella vita ha detto “quanto sarebbe bello viaggiare per tutta Europa in sella ad una moto” oppure “uno dei miei sogni è quello di affrontare la mitica Route 66 su due ruote”. Sentire l’aria che ti accarezza la pelle, avere i capelli al vento ed essere un tutt’uno con la propria moto è una delle sensazioni più belle della vita. E se anche tu, caro amico lettore, sei un biker con la B maiuscola, leggi le prossime righe e non te ne pentirai.
Come ogni mezzo che dispone di motore, anche la moto ha consumi, rapporti più o meno ottimizzati tra potenza e coppia e una ripresa che non sempre soddisfa i motociclisti più esigenti. Ebbene, se noi vi dicessimo che grazie alla rimappatura della centralina, la vostra moto oltre ad ottenere un’importante riduzione dei consumi, potrebbe migliorare molte delle sue qualità? Andiamo a scoprire quali.
· ACCELERAZIONE: pochi anni fa il collegamento tra acceleratore e farfalla era diretto, tramite cavo, per cui ad ogni movimento dell’acceleratore corrispondeva un uguale movimento della farfalla. Questa modalità però, non è sempre quella corretta, soprattutto perché il più delle volte, se si “apre” a tutto gas si potrebbe correre il rischio di “soffocare” il motore, che a sua volta non offrirebbe prestazioni ottimizzate. Risultato?Una moto poco efficiente, un aumento dei consumi e delle emissioni. Dall’arrivo dell’iniezione elettronica gli ingegneri hanno cercato di porre rimedio adottando prima i sistemi a doppia farfalla (una collegata meccanicamente, l’altra gestita elettronicamente) per poi passare al “ride by wire” che prevede una gestione completamente elettronica della farfalla. Questa soluzione consente di offrire sempre la dose di coppia perfettamente calibrata secondo le esigenze di accelerazione e di condizioni di fondo stradale, diminuendo i consumi e ottimizzando le accelerazioni.
· LA PIATTAFORMA INERZIALE:la piattaforma inerziale, semplificando di molto i concetti meccanici, è il più evoluto dei sensori perché di fatto, misura la posizione della moto nello spazio, e le accelerazioni/decelerazioni a cui è sottoposta. Cosa significa misurare la posizione della moto nello spazio? Semplicemente significa rilevare in ogni frazione di secondo (1/125 di secondo ad esempio per la Yamaha R1) le inclinazioni della moto (pieghe ma anche eventuali impennate) e anche l’entità delle accelerazioni o frenate. Conoscere la posizione della moto è fondamentale per avere controlli più raffinati che in passato, ad esempio controllo di trazione e ABS che così possono funzionare anche in relazione dell’angolo di piega, e ultimamente anche delle sospensioni attive. In pratica il motore offrirà meno coppia e potenza se la moto è molto inclinata aumentandole man mano che l’angolo di piega diminuisce. E viceversa.
· I SENSORI:i sensori ormai rilevano qualsiasi cosa accada sulla moto, dalla velocità di rotazione delle ruote (per ABS e controllo di trazione) alle temperature di aria e liquido di raffreddamento per finire alle escursioni delle sospensioni (quando sono presenti le sospensioni elettroniche) tutti questi dati vengono inviati alla centralina che li elabora in pochi millesimi di secondo e decide di conseguenza intervenendo sui parametri di accensione iniezione, e sull’apertura della farfalla (indipendentemente da quanto il pilota sta aprendo il gas), per offrire le prestazioni migliori possibili. Ovviamente più sensori ci sono sulla moto, più la centralina dispone di informazioni essenziali per far funzionare la moto e tutti i suoi controlli in modo “preciso”.
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