Centraline auto per risparmio carburante

La rimappatura della centralina ottiene veramente un notevole risparmio di carburante! Scopriamo insieme come.
 
Ottimizzare un Software di gestione motore equivale a migliorare la resa stessa del motore in termini prestazionali ma anche ottenere una reale riduzione nel risparmio di carburante. Questo accade perché l’aumento di coppia ai bassi regimi permette di viaggiare premendo meno sul pedale dell’acceleratore.
 
L'utilizzo della potenza massima non influisce sulla diminuzione dei consumi di carburante, mentre l'utilizzo della coppia a più bassi regimi li riduce notevolmente. La potenza massima viene raramente utilizzata, in quanto si ottiene solo ad un numero di giri alto mentre la coppia rappresenta l'80% della guida nell'uso quotidiano, essendo a disposizione in un range di giri compreso tra i 1500g e i 3000g/min. Grazie alla rimappatura della centralina e quindi all’aumento di coppia ai bassi regimi a parità di utilizzo si potrà mantenere una marcia più alta premendo meno l'acceleratore ovvero richiedendo meno afflusso di carburante.
 
Un secondo concetto da tener presente è rappresentato dal fatto che il motore con più coppia e potenza, fatica meno a portare il proprio peso e quello dell’intera vettura. Minor fatica (energia) per un motore termico si traduce in minor consumo di carburante. La maggior parte dei nostri clienti ci hanno confermato di aver ottenuto una riduzione notevole nel consumo di carburante, pari almeno ad 1/litro ogni 100/Km.
 
Le moderne automobili basano il loro funzionamento su componenti elettronici e programmi software più o meno sofisticati che controllano costantemente lo stato del motore intervenendo sul suo funzionamento. Questo avviene grazie alle centraline elettroniche che sono in grado di modificare una miriade di parametri: dall’iniezione del carburante nei cilindri fino alla corretta fase della scintilla nella camera di combustione, dal completo controllo dei sistemi antislittamento in frenata, al controllo istantaneo della trazione, all’abs e molto altro ancora.
 
Si tratta di un vero e proprio micro-calcolatore che, in base ad una serie di istruzioni in esso memorizzate e in base alle informazioni ricevute da vari sensori, è in grado di controllare l’accensione e l’iniezione del carburante in prima cosa e di molteplici altri parametri come funzioni secondarie. L’insieme delle istruzioni memorizzate in una centralina viene definito “mappatura”. 
 
Risparmiare carburante rimappando il Software di gestione motore

Intervenire sulle centraline di gestione motore (ECU) è un’operazione che richiede tanta professionalità ed esperienza, un’operazione che non può essere assolutamente frutto di improvvisazione e che deve necessariamente essere fondata sulla consapevolezza che i parametri sui quali ci si deve basare nell’esecuzione del lavoro sono molteplici e vari. Le maggiori difficoltà derivavano dal fatto che un propulsore muta le proprie esigenze sulla base delle diverse condizioni in cui è chiamato a lavorare.  Per fare un esempio, più cresce il numero di giri maggiore sarà l’anticipo con il quale dovrà scoccare la scintilla rispetto al punto morto superiore.Tralasciando altri parametri, per sfruttare fino in fondo le potenzialità del motore è importantissimo gestire in modo preciso sia la miscela aria-carburante sia l’istante in cui scocca la scintilla, tenendo sempre conto del carico del motore (cioè, della posizione della farfalla dell’acceleratore) e del suo numero di giri.

La mappa di gestione dell'iniezione è formata da un insieme di tabelle esadecimali messe a punto da colui che ha programmato la centralina stessa. È' su tali tabelle che si deve intervenire quando si vuole “rimappare” la centralina, in pratica riscrivendo alcune delle informazioni che in essa sono contenute e arrivando così a modificare quei parametri che danno vita alle modalità di gestione del propulsore.

Come si può ben immaginare, il lavoro di chi interviene su una centralina elettronica è un lavoro “chirurgico” che cerca di ottimizzare ulteriormente qualcosa rispetto a quel margine che i costruttori sono soliti a preservare per varie motivazioni sopraelencate. 

La rimappatura della centralina permette quindi di personalizzare l'erogazione del motore su specifiche esigenze e stili di guida del cliente, consentendo anche un minor consumo di carburante.Sui motori turbodiesel in particolare modo è dimostrato che un incremento della curva di coppia si accompagna sempre ad un notevole risparmio di carburante valutabile mediamente in circa il 10% (a parità di prestazioni). Questo miglioramento verrà apprezzato già al primo rifornimento di carburante.
 
Quali sono le auto da scegliere per risparmiare carburante
 
Contro la crisi, il caro benzina e i costi di gestione obbligatori sempre più alti, la scelta di un’automobile nuova può effettivamente essere valutata sulla base delle sue qualità economiche: mai come in questi periodi è importante che un’auto costi poco e consumi altrettanto poco. Analizzando il listino del nuovo, è possibile cercare quali sono le auto che consumano meno, e che possono garantire risparmi anche consistenti nell’utilizzo quotidiano, rispetto ad altri tipi di auto.
 
BENZINA  – Tra i modelli a benzina, la parte del leone la fa il recente bicilindricoFiat TwinAir da 85 CV, dotato di Stop & Start e di un "magico" tastoEco che riduce sensibilmente le prestazioni, ma permette di ottenere valori medi al vertice della categoria.Secondo i dati dichiarati, la migliore del gruppo di vetture italiane che adottano il TwinAir è la Fiat 500 0.9 TwinAir Turbo 85cv Pop, che ha un consumo medio di 4 l/100 km, ma che non costa pochissimo (13.150 euro): secondo le tabelle ACI, il costo chilometrico è pari a 0,407651 euro, su una percorrenza di 15.000 km. Un poco più economica risulta quindi la Fiat Panda 0.9 Easy: pur consumando4,2 l/100 km, costa 12.450 euro (costo al km 0,401372 euro), e risulta più economica sia della Lancia Ypsilon DFN Gold (4,1 l/100 km, 16.050 euro) sia della Punto Easy (4,2 l/100 km, 13.300 euro) dotate dello stesso motore.Se però l’auto che sulla carta consuma meno è la 500 a 2 cilindri, è una 3 cilindri giapponese ad avere la palma del modello a benzina dai costi di gestione più bassi: si tratta della Suzuki Alto 1.0 VVT Start & Stop, che consuma 4,1 l/100 km, costa poco (10.470 euro) e ha un costo chilometrico di 0,353912 euro. Meglio delle italiane, da questo punto di vista, fanno anche le coreane Hyundai i10 1.0 MPI BlueDrive (4,2 l/100 Km, 11.900 euro) e Kia Picanto 1.0 City 5p (9.800 euro), con costi al km inferiori a 0,40 euro.
 
METANO E GPL– Tra le auto a metano, la sfida è tra Italia e Germania: si contrappongono in particolare, la Seat Mii 1.0 Ecofuel Reference (versione "spagnola" e più economica della Volkswagen up!), che costa 11.700 euro (costo al km 0,361151 euro) e la Fiat Panda 0.9 TwinAir Turbo Natural Power Pop (13.950, 0,360688 euro).
La Lancia Ypsilon Ecochic Silver, sempre con il bicilindrico Fiat, ha consumi analoghi ma costa sensibilmente di più (16.500 euro), mentre la Fiat Punto 1.4 Natural Power Easy da 70 CV permette di avere dimensioni maggiori ad un prezzo di listino di 15.100 euro, e un costo al km di 0,407175 euro.Nella gamma benzina-GPL, invece, i consumi migliori riguardano il 1.2 Fiat da 69 CV Easypower, montato da Panda (12.200 euro, 0,378686 euro/km) e 500 (rispettivamente, 13.350 e 0,389905); però il costo chilometrico più basso è della Kia Picanto, che costa 12.700 euro, consuma 5,7 l/100 km e ha un costo al km di 0,355596. Da segnalare anche la "vecchia" Peugeot 206 Plus Generation 1.1 8v 60 CV Eco GPL, che costa 14.000 euro tondi ma ha un costo al km di 0,389067, poco più basso di quello della 500.
 
DIESEL E IBRIDE – Guardando al mercato delle auto a gasolio, la classifica vede al primo posto per i consumi la recente Renault Clio 1.5 dCi 90 CV Eco Business, che costa 17.000 euro, ha il valore record di consumo medio dichiarato di 3,2 l/100 km, pari a 0,361909 euro per km, considerando la percorrenza media nazionale di una vettura a gasolio (20.000 km/anno).Il costo più basso al km è invece della smart fortwo coupé 0.8 cdi pure, che consuma poco di più (3,3 l/100 km) e ha un prezzo di 14.140 euro, che le consente un costo chilometrico più basso (0,302396 euro). Bassi costi di gestione anche per Citroen C3 1.4 e-HDi 70 FAP CMP Seduction(0,344831), Renault Twingo WAVE 1.5 dCi 75 CV -intorno a 0,34 euro, con un costo piuttosto conveniente di 11.850 euro, e la Seat Ibiza 1.2 TDI CR Reference Ecomotive 5P (0,388227).
 
I motori in ogni caso sono in continuo aggiornamento e nei prossimi anni verranno prodotti veicoli capaci di consumare ancora meno riducendo ulteriormente le emissioni. La politica purtroppo avrà sempre un ruolo frenante sullo sviluppo di nuove risorse e nuove tecnologie ma un passo alla volta se pur dovessero impiegarci anni raggiungeranno risultati eccellenti, mantenendo sempre un occhio di riguardo al nostro ecosistema

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